Oggigiorno, sempre più soggetti, intesi sia come persone fisiche che come imprese, si trovano nella condizione di dovere richiedere accesso al credito: in altre parole, necessitano di forme creditizie erogate da istituti bancari o società finanziarie, come, ad esempio, mutui, finanziamenti, prestiti e fidi.
Quello che forse è meno noto è che ogni istituto di credito, prima di decidere se erogare o meno il credito, procede a una verifica dell’affidabilità finanziaria ed economica del richiedente.
Tale forma di controllo preventivo viene svolta tramite visure, ottenute dalla raccolta dei dati effettuata da istituti di vigilanza, dei quali il più noto è la CRIF BOLOGNA, ovvero la Centrale Rischi Finanziari.
La CRIF Bolgona e le visure
La CRIF Bologna è una società per azioni privata: fondata nel 1998 a Bologna, ha attualmente sedi in quattro continenti diversi ed è considerata la referente principale del SIC (Sistema delle Informazioni Creditizie).
La società, in effetti, detiene nel proprio database (denominato Eurisc) i nominativi dei soggetti che richiedono o hanno richiesto, ottenuto o meno, una qualsiasi forma di finanziamento.
Una visura CRIF, dunque, riassume i dati personali ed economici di coloro che fanno richiesta di accesso al credito, incrociando le informazioni derivate da oltre 70 istituti bancari e creditizi, sia nazionali che internazionali.
Nella pratica dei fatti, essere registrati alla CRIF Bologna come “cattivi pagatori” significa vedersi interdetti l’accesso a nuove forme di finanziamento e il diniego di apertura di conti correnti ex novo.
La visura, dunque, viene richiesta dagli istituti di credito ogni volta che si riveli necessario verificare l’affidabilità di un potenziale creditore, ma può essere richiesta anche dai soggetti privati che vogliano verificare la propria posizione, prima di subire eventuali dinieghi al credito.
È possibile inoltrare la richiesta, accedendo al CRIF online.
Come verificare la propria posizione in Crif
Richiedere una visura CRIF si rivela l’azione più utile da effettuare prima di procedere a qualsiasi richiesta di finanziamento, mutuo o prestito.
In effetti, gli istituti di vigilanza simili al CRIF Bologna sono svariati (primo fra tutti la Centrale Rischi della Banca d’Italia), così come diverse sono le modalità e le tipologie di registrazione, per cui, in alcuni casi, è consigliabile richiedere visure integrate. Inoltre, l’interpretazione dei dati è particolarmente complessa e non è immune da errore umano: è sempre opportuno, perciò, rivolgersi a professionisti del settore.
In generale, si può venire iscritti nel Registro dei Cattivi Pagatori quando risultino insolute due (o più) rate di un finanziamento, credito o prestito (in alcuni casi è sufficiente un banale ritardo nei pagamenti) e siano trascorsi i 15 giorni di tollerabilità previsti per legge.
Talvolta, però, il soggetto può non essere consapevole delle proprie posizioni pendenti e in altri casi possono essere stati commessi errori umani o di comunicazione.
Per questi motivi risulta particolarmente utile e conveniente verificare la propria posizione, accedendo al CRIF online.
Tempi di conservazione dei dati e rettifiche
La durata della segnalazione è variabile e dipende, fondamentalmente, dalla gravità delle morosità: per le posizioni meno gravi è prevista una permanenza nel registro di soli 30 giorni, ma la durata può, nei casi più gravi, arrivare fino ai 5 anni.
Accedendo al CRIF online, sarà possibile fare richiesta di rettifica anticipata della propria posizione, in modo da poter nuovamente accedere al credito.
In ogni caso, decorso il tempo previsto oppure a seguito della cessione del quinto dello stipendio o della pensione come forma di garanzia, si verrà automaticamente rimossi dal Registro.